Slowscape, il progetto di rifunzionalizzazione dell’antico sistema difensivo della costa pugliese, nato dalla tesi di laurea dell’architetto Claudio Esposito e svillupato in collaborazione con PUSH (di cui è socio), è tra i 30 pre-finalisti del concorso “ARS – Arte che realizza occupazione sociale” della Fondazione Italiana Accenture.
Traguardo significativo, specie se si guarda ai numeri: 514 proposte presentate da 1.240 partecipanti in 6 sei settori di riferimento. Tutti i dati nell’infografica ufficiale.
La fase successiva di valutazione partirà il 26 luglio e si concluderà il prossimo 10 settembre, quando il Comitato Tecnico decreterà i 10 progetti finalisti: le migliori idee in grado di creare occupazione sociale economicamente sostenibile, valorizzando il patrimonio artistico del nostro Paese.
Il progetto, in concerto con la Regione Puglia e le amministrazioni dei comuni interessati, conta numerosi partner – tra cui: The Hub Bari, iStarter, Istituto Superiore Mario Boella, J.A.N.U.B – che contribuiranno con la loro expertise nel settore.
Da progetto di ricerca universitario a concreta proposta imprenditoriale per il rilancio sostenibile del territorio.
Il progetto – ideato dall’architetto pugliese Claudio Esposito in collaborazione con PUSH – mira al recupero, alla rifunzionalizzazione e alla valorizzazione dell’antico sistema difensivo della costa pugliese la cui infrastruttura di avvistamento è composta da 127 torri, realizzate tra il XIII e il XVII sec., alcune delle quali oggi, purtroppo, in stato di abbandono.
L’attenzione è incentrata su 8 torri nella zona di Gallipoli da rifunzionalizzare in luoghi d’incontro, fab lab, centri di formazione e spazi di coworking trasformando quel tratto di costa in una sorta di “Club Med” per innovatori e startupper, sfruttando la vocazione turistica del territorio pugliese.
Le torri verranno collegate tra loro con un sistema di percorsi ciclopedonali e connesse virtualmente da un sistema wireless mesh che coprirà oltre 40 km di costa con un segnale internet a banda larga.
La nuova rete si trasformerà: da strumento di difesa a sistema diffuso di fruizione slow del territorio e del paesaggio, con servizi innovativi di mobilità e condivisione.
Rileggere le radici della cultura salentina e impiantare sulla splendida costa pugliese i catalizzatori di crescita che stanno favorendo il processo d’innovazione del nostro Paese, per dare agli abitanti del territorio e ai turisti stimoli e strumenti per diventarne parte attiva.
Il progetto, in concerto la Regione Puglia e le amministrazioni dei comuni interessati, conta numerosi partner – tra cui: The Hub Bari, iStarter, Istituto Superiore Mario Boella, J.A.N.U.B – che contribuiranno con la loro expertise nel settore.
«Un progetto, concreto e realistico, per trasformare le torri costiere abbandonate in centri per innovatori e startupper».
(Riccardo Luna su ilPost)
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