Da aprile a ottobre 2022, il progetto Radical She, ideato da Farm Cultural Park con la partecipazione di PUSH e del Comune di Favara, ha coinvolto circa 20 ragazze di Favara e dintorni per esplorare i temi dell’empowerment femminile e dell’uguaglianza di genere nella sfera pubblica e privata, immaginare un nuovo spazio di incontro e creare questo spazio attraverso l’autocostruzione e l’utilizzo di materiali naturali.

Ha dato voce alle ragazze all’interno della città di Favara attraverso una campagna di poster art per comunicare l’apertura dello spazio e provocare attraverso domande una riflessione collettiva.

Questo toolkit serve da ispirazione ad associazioni, gruppi informali, leader civici, chiunque volesse avviare un percorso simile nella propria città. Contiene racconti video e fotografici dell’esperienza di Favara, risorse con licenza creative commons per replicare i workshop, tool utili all’engagement delle partecipanti e una libreria, (proprio come quella dello spazio a Favara ma virtuale!) per ispirarsi e approfondire il tema dell’empowerment femminile.

Il progetto è vincitore dell’avviso pubblico Creative Living Lab – 3 edizione, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.

Uno dei fattori alla base del successo di un progetto di comunità è il coinvolgimento degli stakeholder: tutte quelle persone, organizzazioni, istituzioni che hanno interesse di diverso tipo a prendere parte al progetto.

Prima di sapere a chi rivolgerti è importante conoscere il contesto in cui operi. Un modo semplice per farlo è la mappatura degli stakeholder.

Gli stakeholder principali del tuo progetto saranno le partecipanti e i partecipanti.

Come coinvolgerne il più possibile?

Avvia un’open call attraverso un semplice form! Utilizza uno strumento digitale come google form o typeform (ma ce ne sono tanti altri, basta cercare nel web).

Nel testo della tua open call riporta i valori del tuo progetto, le tempistiche, le attività che proporrai, chi sarà responsabile di tutto il processo (è importante creare fiducia ed essere trasparenti).

Poche informazioni ma complete!

Aggiungi della creatività per rendere il form più interessante.

Chiedi i dati di contatto per poter creare una mailing list e iniziare a creare una community.

Trovi un esempio del testo della nostra open call qui.

Con Radical She abbiamo deciso di esplorare il tema della consapevolezza di sè, del proprio corpo e della propria percezione dello spazio pubblico e privato attraverso 3 strumenti molto diversi tra loro.

La fotografia e la danza, ad esempio, sono discipline artistiche che si prestano molto a misurarsi su questi temi.

Attraverso il laboratorio di fotografia le ragazze di Radical She hanno imparato delle tecniche di espressione per rappresentare se stesse e le altre in spazi esterni e interni, mediante l’utilizzo di attrezzature professionali, ma soprattutto imparando l’importanza della luce e del rapporto con il contesto.

Vuoi sapere come è andata?

Guarda il videoracconto e le foto del laboratorio.

Il laboratorio di danza ha avuto lo scopo di valorizzare le forme del corpo femminile. Le ragazze hanno potuto proiettare le proprie forme nello spazio in maniera personale realizzando una coreografia. Le stesse forme sono poi state rappresentate in un’opera pittorica collettiva.

Guarda il videoracconto.

Il workshop Donne, spazio, tempo, città progettato e facilitato da PUSH ha permesso di raccogliere dati in maniera quantitativa e qualitativa sulla percezione dello spazio e del tempo nella sfera pubblica e privata dalla prospettiva delle partecipanti.

Puoi scaricare qui il kit completo per replicare il workshop.

Il progetto Radical She ha dato la possibilità alle partecipanti e agli abitanti del quartiere di re-immaginare uno degli spazi di Farm Cultural Park affinchè diventasse uno spazio di incontro e di creazione di nuovi eventi e attività.

Uno spazio per fare festa, studiare, una biblioteca per aprire i propri orizzonti… una casa per le ragazze e le giovani donne di Favara.

Gli arredi del nuovo spazio sono stati autocostruiti in un laboratorio guidato da Senzastudio di Marco Terranova. Sono stati utilizzati materiali naturali e tinture naturali.

Guarda il videoracconto e le foto dello spazio!

Anche tu, se hai uno spazio pubblico o privato da rigenerare insieme alla tua comunità puoi coinvolgere designer, architetti, artigiani vicini a te.

Preferisci quelli che hanno un approccio collaborativo e che adottano pratiche di co-creazione e autocostruzione.

Puoi finanziare questi processi attraverso degli sponsor o delle campagne di crowdfunding.

Lo spazio è pronto, la community c’è. Come immaginare il suo funzionamento? Quali attività progettare al suo interno? Con quali priorità? Quali compiti e responsabilità?

Le partecipanti di Radical She, attraverso degli strumenti progettati da PUSH e ispirati ai processi di design thinking hanno iniziato a tracciare la rotta per il nuovo spazio.

Puoi scaricare il kit completo per replicare il workshop.

Guarda le foto e il videoracconto

La strategia di comunicazione è importante. Aiuta a far crescere il progetto e la sua comunità, arricchisce il dibattito con nuovi stimoli e permette di manifestare il proprio impegno anche all’esterno della community del progetto.

La mailing list.

Attraverso l’open call puoi creare una mailing list di persone interessate a partecipare alle attività ma anche a seguire quello che stai facendo. Ricorda di mantenere una periodicità costante per non perdere interesse e di arricchire i contenuti anche con altre notizie di carattere generale sul tema dell’empowerment femminile.

I social.

Imposta una strategia di comunicazione e crea account sui social media per comunicare man mano tutti gli aggiornamenti. Consiglio: usa sempre un hashtag (esempio #radicalshe) nei tuoi post e indica la posizione.

Oppure, un modo interessante di usare i social è quello di creare una narrativa satirica e pungente attorno al tema degli stereotipi di genere attraverso dei video. Come fanno le Eterobasiche che sono state ospiti in un talk a Favara.

Le campagne di comunicazione urbane.

I poster sono un mezzo economico e molto efficace per comunicare il tuo progetto all’esterno. Puoi ideare una campagna di comunicazione per invitare a un evento o per suscitare una riflessione collettiva sulle tematiche della parità di genere. Le partecipanti di Radical She, lo hanno fatto a Favara in un processo facilitato da PUSH.

Dai un’occhiata al risultato.

Nella comunicazione non ci sono limiti alla creatività. Ad esempio, a Favara, Melting Pro ha facilitato un laboratorio di Digital Storytelling dal titolo “Io e la mia città” che ha avuto come obiettivo quello di far emergere nuove voci e punti di vista spesso marginali rispetto alla percezione degli spazi pubblici e delle città.

La pratica dello Storytelling si pone come processo personale e soggettivo attraverso il quale raccontare e raccontarsi, scardinare immaginari comuni, porre nuovi quesiti per portare alla luce narrazioni più inclusive e dal basso.

Nel corso delle due giornate, i partecipanti sono stati stimolati a riflettere sul modo in cui vivono la loro città, cosa gli piace, cosa non gli piace, quali spazi frequentano e quali no e il senso di sicurezza e paura rispetto ad essi.

Guarda le foto e il videoracconto.

Un altro interessante esempio di comunicazione è la mostra Da 1 a 100: Gender equality in your life di Florinda Saieva, Marcella Corsi, Fabio Ciaravella e Andrea Bartoli. Una mostra-esperimento che prova a spostare il campo di indagine del dibattito globale, alla dimensione personale. La mostra, pensata per la vita di coppia, aiuta uomini e donne a riflettere sulla propria vita domestica non solo genericamente in casa, ma anche in camera da letto, sulla gestione del denaro e su cosa succede sul posto di lavoro. La mostra è stata esposta nello spazio XL di Farm Cultural Park.

Qui puoi trovare una selezione di libri, profili social, podcast, newsletter, organizzazioni che possono esserti di ispirazione per un progetto sull'empowerment femminile.

Se vuoi contribuire ad arricchire questa sezione scrivici sulla pagina instagram o all’indirizzo email info@wepush.org.

Libri

La città femminista. La lotta per lo spazio in un mondo disegnato da uomini

Leslie Kern

2021

Milano Atlante di genere

Florencia Andreola e Azzurra Muzzonigro

2022

Manifesto della cura. Per una politica dell’interdipendenza

The Paper Collective

2021

Storie della buonanotte per bambine ribelli. 100 vite di donne straordinarie

Francesca Cavallo, Elena Favilli

2017

Dovremmo essere tutti femministi

Chimamanda Ngozi Adichie

2014

Il mito della bellezza

Naomi Wolf

2022

Invisibili

Caroline Criado Perez

2020

Calibano e la Strega. Le donne, il corpo e l'accumulazione originaria

Silvia Federici

2020

Basta! Il potere delle donne contro la politica del testosterone

Lilli Gruber

2018

Perché non sono femminista

Jessa Crispin

2018

Un progetto di Farm Cultural Park, con la collaborazione di PUSH e del Comune di Favara e con la partecipazione di Soroptimist Agrigento.
Responsabile scientifico Prof. Maurizio Carta del Dipartimento di Architettura dell’Università di Palermo.